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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

50 sfumature di melanina: storia del colore della pelle

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Le innumerevoli sfumature del colore della pelle. ©Sarah Leen, National Geographic Gli studi etnografici e la tassonomia razziale Nero, bianco, giallo, rosso: così Linneo (Carl von Linné, 1707-1778) definiva nel Systema Naturae  del 1758 i diversi colori della pelle umana in relazione alla 'specie' di appartenenza. L'Africano era nero, l'Asiatico giallo, l'Europeo bianco e l'Americano rosso (d'altro canto, chi non ha mai sentito parlare dei "pellerossa"?); i colori poi erano legati ad altre caratteristiche, sia fisiche sia socio-comportamentali. Lungi dall'essere fuori dal mondo, quella di Linneo era una classificazione perfettamente in linea con la cultura scientifica del XVIII e XIX secolo, periodo in cui lo studio delle caratteristiche fisiche costituiva la base dell'antropologia e degli studi etnico-razziali. Oggi, per fortuna, sappiamo che il colore della pelle non è in alcun modo legato a personalità e comportamento, e da u

Il campo magnetico ha ucciso i Neanderthal (?)

In questi giorni notevole risalto mediatico è stato dato alla "notizia" che l'uomo di Neanderthal sarebbe scomparso a causa di un <<crollo (a circa il 25% del valore attuale) improvviso del campo magnetico terrestre>> [1]. Si tratta di uno studio del Cnr-Ismar di Bologna, in collaborazione con la Florida, ad opera di due paleoclimatologi, Luigi Vigliotti e Jim Channel. La "notizia" ovviamente suona incredibile ai nostri occhi, e forse il problema è proprio questo. Ma vediamo insieme per quale motivo (anzi, per quali motivi), bisogna guardare con occhio critico affermazioni simili. Ipotesi o certezza? Innanzitutto, nell'articolo di Repubblica si parla di IPOTESI , e non di una tesi comprovata o di una risposta certa (anche perché di risposte certe al mondo direi che ce ne sono veramente poche). L'enciclopedia Treccani definisce l'ipotesi in senso scientifico  come << prima formulazione di una legge, non ancora sperimentata